sabato 27 Luglio 2024

Lo voglio ariano

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

E qui Hitler non c’entra.
Vuoi che tuo figlio sia alto, biondo e con gli occhi azzurri, e magari anche intelligente? Detto fatto, basta rivolgerti ad una banca del seme danese e non rimarrai deluso. Questa l’unica soluzione possibile visto che ormai quando si nasce scarrafoni non si è più belli neanche per la propria madre. E non meravigliamoci se si buttano i neonati nei cassonetti della spazzatura.

ROMA – Sono studenti, sono alti, hanno occhi azzurri e capelli biondi. Ma hanno qualcos’altro in comune: hanno donato il loro seme alla banca danese Cryos International, la più grande del mondo, che è subissata dalle richieste di quanti, in ogni parte del globo, aspirano ad avere bambini dalle caratteristiche “vichinghe”. Il seme di studenti di città come Arhus o Copenaghen, debitamente testato per garantirne efficacia e stato di salute, viaggia poi congelato fino ai Paesi più lontani: Spagna, Paraguay, Kenya ed Usa, dove lo scorso anno Cryos ha aperto una filiale, secondo quanto scrive il «New York Times». Secondo Ole Schou, uno dei dirigenti della società, «per molti era difficile ricevere parti di ricambio scandinave. Abbiamo visto che c’era un mercato da sfruttare. La gente non vuole superbambini, vuole solo figli che gli assomiglino, con i quali possano relazionarsi». Dalla parte della Cryos c’è l’aspirazione di molti nel mondo ad avere una prole bionda e con gli occhi azzurri, e la cultura laica e libertaria della Danimarca, dove in pochi hanno problemi a donare il proprio seme, viste anche leggi che garantiscono l’anonimato del donatore. Paesi come Svezia, Svizzera e l’Olanda hanno invece deciso che il donatore non può essere anonimo, e presto regole analoghe verranno varate da Norvegia e Regno Unito. Negli Usa la decisione è invece lasciata alle banche del seme. Le restrizioni in molti Paesi, e la paura di molti giovani di trovarsi un giorno un adolescente alla porta in cerca dei suoi veri genitori ha creato una scarsità di donatori di sperma, che favorisce quindi il boom della Danimarca, che attira anche donatori dal resto della Scandinavia. In Danimarca, comunque, il massimo di figli che un donatore può avere è 25. La mistica vichinga è facile da vedere sul sito web della società: i donatori hanno alias come Thor, Arve e Jens, e vantano stature superiori al metro e 85. Non mancano le indicazioni sulle capacità intellettuali: Jens, ad esempio, dice di suonare il piano, afferma di conoscere due lingue e essere in procinto di conseguire un master in chimica. Al successo delle donazioni contribuisce, ovviamente, il fatto che esse siano retribuite, cosa non secondaria per uno studente: in Danimarca si ricevono 40 dollari. Molti studenti sono donatori abituali; in generale, solo 8-10 giovanotti dagli occhi azzurri su 100 passano i test e possono diffondere la loro prole nel mondo. Ma Cryos guarda oltre il mercato vichingo: viste le richieste in Asia ed Africa – dove sta per aprire banche in franchising – si pensa ora a creare una banca del seme più etnicamente diversa. «Ma i figli non si scelgono perché biondi e con gli occhi azzurri, come fossero vestiti… Questo è un segno di degrado». Così il card. Ersilio Tonini ha commentato la disponibilità della banca del seme danese Cryos International a soddisfare le richieste dei genitori che preferiscono avere figli con le caratteristiche somatiche degli scandinavi (che sono la maggioranza dei donatori di seme alla banca): alti, biondi e con gli occhi azzurri. «Questa non è una cosa seria – ha detto ancora Tonini. I figli non sono solo la bellezza, sono gioia e qualche volta tormento. E poi, cosa penserebbe dei propri genitori un figlio che scopre di essere stato scelto perché biondo e con gli occhi azzurri? Questo è un degrado – ha ripetuto – è la profanazione della vita». Anche il genetista Bruno Dallapiccola critica senza mezzi termini la politica della banca del seme Cryos International: ««È un chiaro esempio di comportamento non etico e, soprattutto, di grande truffa nei confronti dei cittadini».

Ultime

Potrebbe interessarti anche