sabato 27 Luglio 2024

L’ottimismo è il profumo della vita

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La Banca Centrale Europea, emblema del potere economico-finanziario che dispone dei popoli europei, sostiene che nei prossimi mesi assisteremo alla ripresa economica di Eurolandia. Ora si che dormiamo tranquilli…

FRANCOFORTE – L’andamento del costo della vita continua a restare sotto controllo nel medio termine, nonostante le pressioni inflazionistiche di breve termine generate dal rincaro dei prezzi petroliferi.
Lo sottolinea la Banca centrale europea nel Bollettino mensile pubblicato oggi, in cui tuttavia ”si ritiene improbabile che l’inflazione si riporti su livelli inferiori al 2% nella restante parte dell’anno”. La banca centrale, in particolare, si aspetta per il 2004 un tasso d’inflazione armonizzato medio per Eurolandia compreso fra il 2,1 e il 2,3% nel 2004, e in rallentamento all’1,3-2,3% nel 2005.
”Sebbene sussistano alcuni rischi al rialzo – si legge nel bollettino – le prospettive rimangono nell’insieme in linea con la stabilita’ dei prezzi nel medio termine”. Pur avendo, infatti, il caro-petrolio esercitato un ”evidente impatto diretto” sull’evoluzione dei prezzi nell’area euro, in prospettiva non si riscontrano ”indicazioni dell’accumularsi di maggiori pressioni inflazionistiche di fondo a livello interno”.RIPRESA OK, RESTERA’ VIGOROSA IN PROSSIMI TRIMESTRI
La ripresa di Eurolandia e’ in corso, restera’ ”vigorosa” nei prossimi trimestri per poi ”intensificarsi lievemente” nel corso del 2005. Nel Bollettino mensile, pubblicato oggi, la Bce continua a delineare un quadro congiunturale positivo, sottolineando che i rischi associati a questo scenario di ripresa sono ”sostanzialmente bilanciati”. Se il prezzo del petrolio potrebbe influire, infatti, negativamente sulla crescita, frenando sia la domanda interna che quella esterna, vi e’ anche la possibilita’ che ”l’attuale intensita’ della ripresa comporti un andamento piu’ positivo della crescita economica nei prossimi trimestri”.
CONSUMI FAMIGLIE RALLENTANO, MA RIPRESA VA AVANTI
”Gli indicatori della spesa delle famiglie indicano un rallentamento della crescita dei consumi privati nel corso del secondo trimestre rispetto alla robusta espansione registrata in quello precedente”. A notarlo e’ la Banca centrale europea nel bollettino mensile di settembre, che tuttavia sottolinea come ”guardando al futuro, permangono le condizioni per un proseguimento della ripresa”.


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