sabato 27 Luglio 2024

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Decisa in Francia la castrazione chimica dei pedofili. Siamo certi che sia una buona idea ?

In Francia è stato approvato dal ministro Dominique Perben un provvedimento che prevede la castrazione chimica dei pedofili.


Il pedofilo è probabilmente l’essere più ignobile della terra.


Qualunque individuo che sia in possesso del minimo di requisiti umani necessari non può che sentirsi rivoltato per ogni forma di pedofilia. Non solo per le violenze carnali compiute su esseri indifesi, di solito ingenui ed innocenti, ai quali l’orco fa sentire il suo peso, la sua bestialità, il suo affanno, la sua schifezza frenetica e lasciva, violandone il corpo e l’anima in modo indelebile. Non solo per i casi limite, che purtroppo sono all’ordine del giorno, in cui l’orgasmo del bruto si accompagna all’eliminazione del bimbo. Anche per il semplice spiare, dall’altro marciapiede, da dietro la finestra oppure per mezzo di un sito internet, la fragile vita di cui l’ineffabile vorrebbe godere in modo perverso, sciupandola per sempre.


Non c’è verso per un uomo normale, per quanto larghe siano le sue vedute in qualsiasi campo, di concedere al pedofilo una possibilità che sia una di essere capito e recuperato. Ed è sacrosanto che sia così.


Purtroppo però, nelle pieghe di una società strampalata, si fanno largo molte aperture verso questi mostri. Se si moltiplicano gli interventi delle forze dell’ordine sui siti internet vuol dire che la piaga si sta allargando; difficile spiegarsi perché, ma si sta allargando.


Qualche anno fa ebbi modo di leggere il commento ad una condanna comminata ad un violentatore di una bambina: sentenza esemplare ! La sentenza “esemplare” era di sei anni e mezzo. Per reati politici si parte da molto, molto, di più…


La pedofilia gode di reti articolate e del sostegno di lobbies solide; in particolare ciò accade in Belgio ma anche nella chiesa cattolica americana e in quella anglicana c’è poco da stare allegri.


In questo senso la decisione francese va nella direzione giusta. Ma fino ad un certo punto.


Perché se si volesse essere coerenti si dovrebbe decidere delle due l’una: o la condanna a morte per gli orchi (ed è una delle poche casistiche per la quale sarei favorevole) o la loro chiusura ermetica per un ergastolo incomprimibile (che non preveda cioè alcun beneficio per buona condotta) in una cella d’isolamento perché protragga la vita come un monaco di clausura.


La castrazione chimica invece è sbagliata ed aberrante.


In primo luogo perché dà alla società – intesa come un ente superiore, quasi una monade – il diritto non di punire, eliminare o recuperare ma quello di modif

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