Annunciato il rincaro delle tariffe per la crescita dei prezzi di petrolio e gas. Non siamo neppure capaci di fare la guerra per calcolo.
Roma, 26 ott – “Non ci possiamo fare illusioni: i prezzi del petrolio e del gas sono in ascesa e questo fara’ salire le tariffe”. Ne e’ convinto l’amministratore delegato dell’Enel Paolo Scaroni che in una ampia intervista al Corriere della Sera illustra la strategia del colosso elettrico per contenere i costi di produzione. Innanzitutto la riconversione delle centrali dal petrolio al carbone che permettera’ all’Enel, “per quel 40% di energia che produciamo per il mercato italiano”, di ridurre i costi del 30%. La riconversione, assicura Scaroni, “che comprende anche massicci investimenti su idro, eolico, solare e geotermico, e’ l’unica via per essere competitivi e tagliare le tariffe”. Insomma “non ci sono scorciatoie, dobbiamo ridurre questa dipendenza” dal petrolio. E “il primo passaggio e’ la riconversione di Civitavecchia, poi la centrale di Porto Tolle”.
Scaroni si dice convinto che “l’Enel debba sviluppare una competenza nel nucleare, perche’ le aziende elettriche mondiali ne dispongono e noi dobbiamo competere con loro”. Certo, “credo che in Italia meno si parla di nucleare meglio e'”. Allora l’unica strada e’ guardare fuori dai confini nazionali: “Vogliano crescere all’estero – sostiene Scaroni – e se c’e’ del nucleare lo esamino. Cerco di fare buoni affari per i miei azionisti”.
Quanto infine ai colloqui con Edf per entrare nel mercato francese dell’elettricita’, l’ad di Enel assicura che “l’accordo e’ sempre valido. Ma e’ giusto che il nuovo presidente Pierre Gadonneix abbia il tempo per studiare il dossier”. L’incontro tra Scaroni e Gadonneix dovrebbe avvenire “nell’arco delle prossime 2-3 settimane”.