sabato 27 Luglio 2024

Oppio per oppio

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La risposta alle Twin Towers, il cui profondo significato di scontro di civiltà ben pochi non avevano colto, assume tutto il suo valore preciso nelle cifre fornite dall’Onu sulla ripresa coltura del papavero da oppio in Afghanistan

L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (ONUDC) si è detto sorpreso (…) di aver registrato che i tre quarti della produzione mondiale illegale di oppio si localizzano in Afghanistan. Nel suo Rapporto mondiale sulle droghe l’Onudc afferma che “l’avvenire del mercato mondiale dell’eroina dipenderà in gran misura dall’evoluzione della situazione di quel paese”.


Il mercato dell’eroina che si era stabilizzato nel 2002 (a causa della produzione bloccata dai talebani ), ha subito un’accelerazione nel 2003 che dovrebbe accentuarsi per il 2004.


Non ci sono mezzi termini nel rapporto che mette in evidenza che la ripresa della cultura del papavero ha fatto seguito al rovesciamento del regime. Questa cultura, che nel 1999 e 2000 aveva raggiunto cifre record, era stata vietata appunto dal governo che Bush si è affrettato a rovesciare con il pretesto delle Twin Towers.


Lo scorso anno le 3600 tonnellate di oppio prodotte in Afghanistan rappresentano addirittura i tre quarti della produzione mondiale.


Il rapporto continua indicando nella Russia e nella stessa Cina i nuovi mercati in crescita degli oppiacei, al consumo dei quali sarebbero dediti 25 milioni di individui mentre i drogati in generale si enumererebbero per 185 milioni nel mondo.

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