lunedì 7 Ottobre 2024

Per salvarci ? La Germania !

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Travolto dagli scandali (partite truccate, Gea, arbitraggi pilotati, sky-fo-crazia), il calico italiano cerca credibilità appellandosi agli arbitri tedeschi. Si tratta di una costante storica, ogniqualvolta la corruzione papalina o borghese si è fatta eccessiva ci siamo sempre rivolti a quell popolo ghibellino.

Da 37 a 40 arbitri per i campionati di serie A e B. Era una novita’ annunciata, si e’ puntualmente materializzata in Federcalcio, quando il presidente dell’Aia Tullio Lanese e i due designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto hanno tenuto la conferenza stampa che chiude la stagione appena trascorsa ed apre quella immediatamente successiva. Ma si e’ parlato anche del progetto, allo studio da tempo, di inserire arbitri stranieri nel quadro di uno scambio di esperienze tra i campionati europei piu’ importanti. Pairetto usa cautela, ma e’ probabile l’inserimento in quattro partite della serie A di direttori di gara della Bundesliga.

”Le discussioni continuano e noi questo piano potremmo realizzarlo scambiandoci arbitri con la Germania, nazione con un campionato simile al nostro, cosi’ intenso…Nostri arbitri potrebbero dirigere partite della Bundesliga in due occasioni all’andata e due al ritorno, e lo stesso vale per i loro nella nostra serie A. Comunque ne dobbiamo riparlare”. Nel frattempo Collina andra’ ad arbitrare in Inghilterra? ”In Portogallo ho semplicemente detto che ora ho altro a cui pensare – risponde il diretto interessato – invece ho visto riportate versioni completamente diverse”.

Tra gli arbitri italiani e’ tempo di nomine e bocciature, ma quest’anno i capi degli arbitri sono stati di manica larga: la serie A cresce, sara’ a 20 squadre, meglio quindi mantenere compatti i ranghi e mandare a casa soltanto chi e’ fuori per motivi di eta’, in attesa che venga approvata (”ne discuteremo tra un anno, l’estate prossima quando cambieranno anche gli statuti federali”, dice Lanese) la deroga che permettera’ di arbitrare anche a chi ha compiuto 45 anni e che da luglio 2005 dovrebbe riguardare primo di tutti Collina, presente anche lui in via Allegri.

Per la prima volta da quando ci sono Pairetto e Bergamo non ci sono dismissioni di natura tecnica, ma solo anagrafiche. Via quindi Bolognino e Pellegrino, dentro i cinque i cui nomi erano sulla bocca di tutti: Pantana, Banti, Squillace, Stefanini e Paolo Silvio Mazzoleni, che accanto al fratello Mario (promosso in precedenza) riportera’ nei massimi campionati due fratelli arbitri: non succedeva dall’epoca dei Lattanzi. Capitolo sponsor: ci sono novita’ in vista. ”Siamo in fase di avanzate trattative – dice il presidente dell’Aia Lanese – con un’importante azienda che gia’ un anno fa voleva patrocinarci. Ora stiamo per concludere, i loro legali e i nostri devono mettere a punto i dettagli. Potremmo definire tutto entro una settimana, e se sara’ cosi’ dall’inizio del prossimo campionato gli arbitri avranno un marchio pubblicitario sulle maniche della loro divisa”.

Crescono le vocazioni al Sud, dove fare l’arbitro e’ visto come un lavoro vero e proprio, al punto che l’Aia ha dovuto mettere un freno alle richieste, c’e’ invece un calo nel centro-nord, in particolare Veneto e Lombardia: verra’ quindi fatta una campagna di ‘reclutamento’ nelle scuole. Il numero di donne e’ in stand-by, ma Lanese si augura di vederne un paio all’opera ”in tempi ragionevoli” nei campionati maschili di Eccellenza e serie D. Pairetto e Bergamo vorrebbero tenere un maggior numero

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