giovedì 9 Maggio 2024

Piano pianissimo ma irresistibilmente

Altre barriere che cadono in Europa

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Bulgaria e Romania integreranno parzialmente l’area Schengen di libera circolazione Ue a partire dal 31 marzo. Un comunicato di Bruxelles spiega che i paesi europei hanno deciso all’unanimità di eliminare i controlli alle frontiere aeree e marittime di questi due stati a partire dalla data corrisponde al passaggio dagli orari invernali a quelli estivi previsti dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata). I 27 dovranno prendere una nuova decisione per scegliere la data in cui abolire i controlli alle frontiere terrestri interne all’Ue di Romania e Bulgaria, aggiunge la nota del Consiglio europeo. La Commissione europea ha accolto con favore questa decisione, che arriva dopo ben 12 anni di negoziati.
“Congratulazioni ai cittadini di Romania e Bulgaria per l’estensione di Schengen ai passeggeri del trasporto marittimo e aereo”, ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, attraverso il suo profilo su X. Michel ha sottolineato che si tratta di “un passo atteso da tempo affinché i cittadini rumeni e bulgari possano godere di una più facile libertà di movimento, con la prospettiva dei futuri trasporti terrestri”.
“È stata una decisione attesa da tempo. Rende la nostra Unione più forte e i nostri cittadini più sicuri. L’Europa si unisce” ha commentato a sua volta il Presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola.

Fonti del Ministero degli Interni spagnolo hanno definito “storico” l’accordo -che arriva dopo dodici anni di trattative – e hanno assicurato che si trattava di una delle priorità della presidenza spagnola del Consiglio dell’Ue che si concluderà oggi. Le fonti hanno anche sottolineato che la progressiva rimozione dei controlli alle frontiere interne di Bulgaria e Romania “rafforzerà ed espanderà l’area europea di libera circolazione e faciliterà il movimento di milioni di persone, con “un impatto sociale ed economico molto positivo in tutta la regione”.
L’Austria ha confermato il ritiro del suo veto sull’accordo, già annunciato mercoledì dalla Romania e giovedì dalla Bulgaria. Il primo ministro rumeno, Marcel Ciolacu, aveva assicurato che l’accordo includerà anche i viaggi marittimi, di cui beneficerebbe il porto di Costanza sul Mar Nero, e si era detto fiducioso che la piena adesione sarà stata negoziata nel 2024. Sebbene la Commissione europea e il Parlamento europeo garantiscano da anni che Bulgaria e Romania, membri dell’UE dal 2007, siano pronte a entrare in Schengen, l’Austria finora ne aveva bloccato l’ingresso. Il Trattato stabilisce l’abolizione dei controlli alle frontiere tra i suoi Stati membri, che attualmente coprono 4,3 milioni di chilometri quadrati e 423 milioni di cittadini di 27 Paesi europei (23 membri dell’UE e 4 non membri dell’UE).

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