sabato 27 Luglio 2024

Preparativi per lo show del processo a Saddam

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Primo incontro di Saddam Hussein con il suo difensore. Incredibile ma vero, dopo averlo tenuto segregato e nascosto in barba ad ogni legge internazionale; gli americani consentono al legittimo Presidente dell’Iraq di parlare con il suo avvocato. A pochi mesi dal processo!

BAGDAD – Saddam Hussein si prepara al processo ed è apparso in buona forma al suo difensore iracheno che, per la prima volta, ha potuto incontrarlo nella base militare americana vicino all’aeroporto di Bagdad in cui è rinchiuso, ma a comparire alla sbarra nei prossimi giorni saranno altri tre gerarchi del deposto regime, fra i quali Ali Hassan Al-Majid, il famigerato “Ali il chimico”. L’ondata di violenza non dà intanto segni di requie e a Mossul, nel nord dell’Irak, uno straniero è stato decapitato e altri due sono stati uccisi in un agguato, mentre con estrema difficoltà proseguono i tentativi per recuperare il corpo di Salvatore Santoro, l’italiano a sua volta ucciso in circostanze oscure a Ramadi, roccaforte sunnita a ovest di Bagdad. Assieme a un conducente iracheno, anch’egli ucciso, i tre stranieri (probabilmente turchi apparteneneti al servizio di vigilanza dell’ambasciata di Baghdad) sono stati bloccati da alcuni miliziani mentre a bordo di un’auto circolavano (armati) nella zona occidentale di Mossul. A quanto sembra, uno dei tre ha tentato la fuga ed è stato decapitato, mentre gli altri due e il conducente iracheno sono stati invece uccisi a colpi d’arma da fuoco. Nelle ultime 24 ore, sono stati inoltre uccisi un marine Usa nella provincia sunnita ribelle di Al-Anbar (a ovest della capitale) e almeno cinque governativi della Guardia nazionale e due insorti nel ‘triangolo della mortè a sud di Baghdad. Ieri sono stati attaccati anche due oleodotti, il primo a sud di Bagdad e il secondo a nord della capitale. Per quest’ultimo è seguita una rivendicazione dell’Organizzazione di Al Qaida nel paese di Rafidain (la Mesopotamia), il gruppo che fa capo al super-ricercato giordano Abu Musab al Zarqawi. I danni provocati non sono noti. Il primo incontro tra Saddam Hussein e uno dei suoi quattro difensori (con ogni probabilità iracheno, ma la cui identità non è stata rivelata per motivi di sicurezza) si è protratto ieri per quattro ore, ma solo stamani l’avvocato giordano Ziad Al-Qasawna, uno dei membri del collegio di difesa del deposto dittatore, ne ha fornito qualche dettaglio. Saddam, ha riferito Qasawna, è apparso al suo difensore in condizioni migliori del luglio scorso quando, per la prima volta dalla cattura (13 dicembre 2003), era riapparso in pubblico per ascoltare (e vivacemente respingere) i capi d’imputazione per «crimini contro l’umanità» letto dal giudice Raed Juhi Al- Saady. Lo stesso giudice che ha firmato il mandato d’arresto (mai eseguito) del leader sciita radicale Moqtada Al- Sadr e che è stato incaricato dal Tribunale speciale iracheno del processo agli altri tre ex gerarchi attesi alla sbarra all’inizio della prossima settimana: il già nominato “Ali il chimico” (membro del Consiglio della rivoluzione e governatore del Kuwait durante l’occupazione del 1990), l’ex vice presidente Taha Yassin Ramadan e l’ex ministro della difesa Sultan Hashim Ahmed. Il deposto dittatore, ha sempre riferito l’avvocato Qasawna, non sapeva nulla di quanto sta accadendo in Iraq, ma ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal suo collegio di difesa e ha ribadito di considerarsi il «legittimo presidente» iracheno (in base all’articolo 4 della vecchia Costituzione tuttora in vigore) e di giudicare perciò «illegali» il suo processo,l’ invasione anglo-americana e tutte le decisioni dell’attuale governo provvisorio. L’avvocato che ha incontrato Saddam Hussein nella base Usa di Camp Cooper è stato autorizzato ad avere brevi colloqui anche con l’ex vice presidente Ramadan e altri ex gerarchi detenuti, i quali sono ugualmente apparsi in buona salute (dopo le voci del loro recente sciopero della fame), ma hanno denunciato di essere stati sottoposti ad asserite «torture psicologiche» perché ammettessero le proprie colpe e accettassero di testimoniare contro il deposto rais. Dopo l’udienza preliminare di luglio, in cui si era mostrato inaspettatamente combattivo, Saddam Hussein dovrebbe comunque far parte dell’ultimo gruppo che – tra

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