Ché di vincerle, in fondo, gliene importa poco
Il Vietnam punta a diventare nuovo riferimento in Asia delle energie rinnovabili. Lo dimostra il boom di installazioni dei pannelli solari registrato negli ultimi anni, ma anche il recente interesse mostrato da alcuni grandi gruppi Usa attivi nel settore dei semiconduttori.
È di pochi giorni fa la notizia, diffusa dall’agenzia Reuters, in base alla quale un gruppo di quindici aziende statunitensi, tra cui alcuni produttori di chip, hanno espresso l’intenzione di investire 8 miliardi di dollari nel Paese in infrastrutture per l’energia pulita. Ad una condizione però: che il Paese compia progressi in materia di normative sulle energie rinnovabili.
“Le aziende in questione sono pronte a investire fino a 8 miliardi di dollari”, ha dichiarato il sottosegretario statunitense per la crescita economica e l’ambiente Jose Fernandez, durante un briefing con la stampa ad Hanoi, spiegando che gli investimenti si concentreranno sulle infrastrutture per l’energia pulita.
Nessuna indicazione precisa è arrivata sui nomi delle società in questione. Fernandez ha tuttavia sottolineato che queste aziende hanno degli obblighi nei confronti degli azionisti, per cui l’investimento sarà subordinato ai progressi normativi in materia di energie rinnovabili in Vietnam: “Hanno preso l’impegno con gli azionisti e i clienti di utilizzare solo energia rinnovabile”, ha detto, aggiungendo che le aziende stanno anche aspettando i permessi prima di poter procedere con i loro piani di investimento.
Vietnam: il nodo delle normative
Il Vietnam sta cercando di attrarre i produttori di chip e vuole potenziare il settore delle energie rinnovabili, ma finora ha faticato ad adottare regole che permettano l’espansione dell’industria solare ed eolica onshore, ovvero impianti in cui le turbine vengono posizionate sulla terraferma, e lo sviluppo di parchi eolici offshore (ovvero impianti di produzione di energia elettrica che usa turbine eoliche poste in mare aperto ndr) di cui attualmente non dispone.
Il Paese asiatico sta inoltre valutando l’adozione di un regime normativo che consenta alle fabbriche di negoziare i prezzi dell’elettricità direttamente con i produttori, anziché acquistarla dall’operatore statale della rete elettrica del Paese.
Negli ultimi anni, il boom delle energie rinnovabili in Vietnam, trainato dall’installazione diffusa di pannelli solari e turbine eoliche a terra, èstato in parte vanificato dai problemi di connessione dei progetti alla rete elettrica, che necessitano di significativi aggiornamenti per gestire le energie rinnovabili.
Ricordiamo, infine, che il Vietnam ha attirato circa 36,6 miliardi di dollari di investimenti esteri nel 2023, con un aumento del 32,1% su base annua, secondo quanto riferito dall’Ufficio generale di statistica.