Voleva ringiovanirsi, ma ha perso la vista. é successo ad una signora di 62 anni che si era sottoposta ad un intervento chirurgico per inseguire la chimera della bellezza eterna. Giovani e anziani sempre più in caduta libera nel baratro della vacua apparenza
“Volevo sentirmi più bella e invece ho perso la vista”. Così, Chiara Pozzi Giacosa, 62enne milanese, descrive il suo dramma. Un intervento estetico alle palpebre, eseguito in una clinica privata e seguito da un’infezione, l’ha resa cieca. E lei ha denunciato il chirurgo, il medico che l’ha seguita e la lussuosa clinica dove è stata operata. Per l’avvocato della struttura “non esiste nesso tra l’intervento chirurgico e l’infezione subita dalla signora”.
Una blefaroplastica, un taglietto alle palpebre per eliminare la pelle in eccesso che le fa cadere sugli occhi, della durata di una mezz’oretta. Doveva servire a farla ringiovanire nell’aspetto e a mostrare meglio i suoi occhi azzurri. E invece…
“Ciò che voglio, ha dichiarato Chiara, è che qualcuno paghi per quello che mi è accaduto e che le donne che spesso si fanno operare con faciloneria stiano più attente”.
Il suo calvario è riassunto in poche date. Il 17 marzo 2004, la signora entra in clinica, dove viene operata e ricucita con qualche punto di sutura. Secondo i suoi legali, tuttavia, non viene sottoposta a copertura antibiotica. Il 20 marzo le vengono tolti i punti in uno studio privato di un medico. Ma, tre giorni dopo, Chiara si accorge che dalla palpebra sinistra uscivano sangue e siero e che l’occhio si era gonfiato. Allora chiama più volte il chirurgo, che la invita a tornare in clinica. Dove, tuttavia, viene visitata da una dottoressa che le fa un’iniezione di cortisone e le prescrive una terapia locale di antibiotico. Ma l’infezione si estende anche all’altro occhio. E tre giorni dopo la signora ha perso la vista. Il 28 marzo viene ricoverata all’ospedale San Raffaele. Lì, le trapiantano due lembi di pelle sulle palpebre che nel frattempo erano andate in cancrena assieme allo schiacciamento del nervo ottico. Dieci giorni dopo l’infezione è sconfitta. Ma la vista non potrà più tornarle.