La tratta delle bambine iniziava con un cocktail di droghe. Molte minorenni immigrate venivano drogate e introdotte in Italia insieme a grossi quantitativi di stupefacenti. Poi alcune minori venivano costrette a prostituirsi: per convincerle, i loro aguzzini ricorrevano a riti voodoo e alla minaccia di far del male ai familiari in Nigeria. Il sordido traffico di carne umana è stato bloccato ieri da una vasta operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Viterbo : 49 arresti e 62 indagati in un’inchiesta che si estende a molte regioni.
ORGANIZZAZIONE CRIMINALE – L’organizzazione criminale a cui facevano capo i trafficanti di bambine è stata smantellata con una operazione congiunta che ha coinvolto le forze dell’ordine di Colombia, Turchia, Bulgaria e Olanda. I 62 indagati sono stati raggiunti da avviso di garanzia della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli: sono accusati di associazione finalizzata alla tratta di esseri umani ed al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini dei carabinieri riguardano una pericolosa struttura transnazionale di matrice nigeriana con base a Castelvolturno, responsabile della tratta di centinaia di minorenni introdotte in Europa per essere sfruttate sessualmente, insieme a ingenti quantitativi di droga.
COCAINA E RICICLAGGIO – L’operazione dei carabinieri ha ricostruito le rotte del traffico di persone e di droga, nonchè i canali del riciclaggio e ha accertato per la prima volta i collegamenti tra i network nigeriani e i cartelli colombiani fornitori della cocaina e confermata la centralità della Turchia come piattaforma di smistamento dell’eroina destinata al mercato europeo. Si tratta della seconda fase di un’operazione che, già nel gennaio 2008, aveva già consentito l’arresto di 75 persone appartenenti alla stessa organizzazione, mentre altre 29 erano state raggiunte in diversi Paesi europei da un provvedimento della magistratura olandese.