sabato 20 Luglio 2024

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Vertice franco-africano per contenere le manovre della Cia

Cinque capi di Stato africani riuniti a Parigi con il presidente francese François Hollande hanno adottato un piano di azione regionale di lotta contro il gruppo islamista armato nigeriano di Boko Haram. Il piano prevede “il coordinamento dei servizi, lo scambio di informazioni, la sorveglianza delle frontiere, una presenza militare intorno al lago ciad e una capacità di intervento in caso di pericolo”, ha spiegato nei dettagli Hollande al termine del summit.
Nel corso della giornata, l’inquilino dell’Eliseo aveva detto che Boko Haram rappresenta “una grave minaccia” con legami “accertati” con Al Qaeda nel Maghreb islamico e altre organizzazioni terroristiche. Hollande ha poi chiesto un “piano globale” contro Boko Haram a 1 mese dal rapimento delle liceali.
“Boko Haram è diventato una grande minaccia per tutta l’Africa occidentale e l’Africa centrale, avendo stabilito legami con l’Aqmi (Al Qaida nel Maghreb islamico) e altre organizzazioni terroristiche”, ha detto Hollande durante il vertice che ha visto riuniti i capi di stato di Nigeria, Niger, Camerun, Ciad e Benin, insieme a rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea.
“Occorre mettere in atto un piano globale per scambiare informazioni, coordinare le azioni, controllare le frontiere e agire in modo appropriato – ha sottolineato ancora -, perché Boko Haram ha una strategia per destabilizzare la Nigeria, ma anche per distruggere i principi fondamentali della dignità umana”.
E la minaccia del leader Abubakar Shekau di vendere come schiave le oltre 270 ragazze rapite – ha concluso l’inquilino dell’Eliseo – “ne è la chiara prova”. 

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