venerdì 19 Luglio 2024

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Ce l’ha chi possiede il cyber

Il quadro che emerge dall’ultimo rapporto stilato dal Center for Strategic and International Studies (CSIS) per conto di McAfee mostra in maniera evidente come il cybercrimine comprometta commercio, competitività e innovazione.
A livello mondiale, le perdite dovute ai crimini informatici oscillano infatti fra i 375 e i 575 miliardi di dollari.
I Paesi più colpiti sono Stati Uniti, Cina, Giappone e Germania.
La maggior parte dei danni non deriva dalle azioni criminali in sé ma è connessa ai costi di recupero che un’organizzazione finita sotto attacco deve sostenere.
In Italia, per esempio, le perdite dovute ad attacchi informatici sono state di “soli” 875 milioni di dollari, mentre i costi di ripristino ammontano a 8 miliardi e mezzo di dollari.
Per i Paesi sviluppati «il cybercrimine ha un impatto negativo per l’occupazione», si legge nel rapporto: costa 200.000 posti di lavoro negli Usa e 150.000 nell’UE.
Non bisogna poi dimenticare le perdite in denaro legate alla violazione di dati personali sensibili, come i furti di carte di credito: si stima che questi reati siano costati 160 miliardi di dollari e che circa 40 milioni di persone negli USA abbiano subito furti di questo tipo.

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