sabato 20 Luglio 2024

Di chi la colpa?

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Per Frontex non del Papa, non di Soros, non delle Ong, non dell’Onu, non della Cina ma…

Quando si dice “non sapere più dove sbattere la testa”. Solo così si può spiegare la relazione con cui Frontex, l’agenzia europea per la sorveglianza dei confini, attribuisce alla compagnia aera turca Turkish Airlines, una grossa parte di responsabilità per l’ondata di migranti che in questi ultimi mesi dalla Turchia sta invadendo i Balcani. Frontex nota come nei tre mesi a partire da giugno (giugno, luglio e agosto) si sia registrato un aumento del 300% degli africani protagonisti di attraversamenti illegali dei confini nei Balcani occidentali. In particolare, si è registrata una crescita del 900% degli arrivi di Congolesi, del 600% dei camerunensi e del 400% dei ghaniani.

La colpa di questo boom? Secondo Frontex sarebbe in gran parte di Turkish Airlines, che è la compagnia aerea non africana con più scali e voli da e verso il continente nero, avendo negli ultimi mesi aumentato la sua capacità settimanale da 38.000 a 70.000 posti. Con le sei città che verranno aggiunte con la partenza dell’orario invernale, le destinazioni africane servite da Istanbul saranno 45 in 30 Paesi, contro le 34 di Air France, le 19 di Brussels Airlines, le 18 di British Airways e le 13 di Lufthansa. Tutto questo si accompagna alla politica di “visti facili” avviata dal governo turco, grazie alla quale i cittadini di Paesi come la Somalia, l’Eritrea e il Sudan possono ottenere dei visti elettronici semplicemente riempiendo un formulario e pagando una tassa online. Una volta a Istanbul, i Balcani sono lì a un passo…

 

 

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