venerdì 19 Luglio 2024

Valle Giulia fior di ciliegio

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Mezzo secolo fa

Il 1 marzo 1968 una delle tante manifestazioni non autorizzate degli studenti universitari andò in conflitto con la Polizia sulle scalinate di Architettura, a Valle Giulia, Roma. “Da quella volta – ebbe a scrivere Scalzone – non siamo scappati più”.
In realtà a formare quasi per intero la prima linea furono i camerati di Primula e Caravella, che poi sarebbero confluiti nella nescente Lotta di Popolo e nella ricostituenda Avanguardia Nazionale. La Celere subì sul campo una cocente sconfitta, con agenti che si arrendevano agli studenti con le mani in alto!
15 giorni più tardi la discesa di Caradonna e Almirante alla Sapienza, probabilmente concordata con il Ministero dell’Interno e con lo stesso Pci, avrebbe messo fine a quella magia. Gli studenti attaccati da deputati? L’antifascismo s’impose nell’indignazione generale quando, fino alla vigilia, la stessa estrema sinistra lo considerava “una battaglia di retroguardia”.
Ma non si piange sul latte versato né sulle occasioni sprecate che, comunque, avrebbero potuto essere capitalizzate fino a un certo punto per limiti oggettivi, tecnici, nazionali e internazionali.
Resta quell’istante diventato mitico: avanguardie fasciste alla testa di un movimento trasversale che non accettava più il sistema dei partiti né la classe dirigente figlia dell’antifascismo e del consociativismo.
Fu un fiore di ciliegio.

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