venerdì 19 Luglio 2024

Attacca ancora il padre

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Come sempre lei non perde occasione per rovinare il suo potenziale

Riprende la polemica tra Marine e Jean-Marie. Lei si crede più furba e più pratica ma ha ancora e sempre ragione lui. Il problema è che in troppi vogliono sentirsi “furbi e pratici” e suoneranno sempre il piffero dei pifferai. E non ne ottengono mai niente in cambio.

Lei dalla sua ha avuto delle condizioni molto più favorevoli del padre, una stampa che la sostiene, dei padrini internazionali e non ha che preso percentuali di voto un po’ superiori, anche grazie al vertiginoso aumento di astenuti ma finora non ha ottenuto niente, ha dovuto disfare ogni istante il suo partito per cercare qualcuno cui dare compiti e ogni volte è peggio.
Dai Marine, un bagno di realismo e dai retta a papà che sa quel che fa. Lui.

 

Jean-Marie Le Pen, presidente onorario del Front National, è tornato ad affermare – intervenendo su BFM-TV e RMC – che le camere a gas sono state “un dettaglio della storia”. Le Pen era già stato condannato dalla Corte di appello di Versailles nel 1991 a pagare 1,2 milioni di franchi a 11 associazioni che avevano sporto denuncia a seguito di un’intervista del 1987 a  Grand-Jury RTL-Le Monde: “Non dico che le camere a gas non siano esistite – aveva detto allora – Io non ho potuto vederle di persona. Non ho studiato in particolare la questione. Ma credo si tratti di un punto di dettaglio nella storia della seconda guerra 

L’imbarazzo di Marine – Le parole di Jean-Marie Le Pen hanno messo in grande imbarazzo la figlia, europarlamentare e candidata presidente della Francia. Parlando con Le Figaro, Marine Le Pen ha tenuto a manifestare il proprio “profondo disaccordo” rispetto alla forma, rispetto alla sostanza delle parole pronunciate dal padre. “Lo dice lui stesso. È la costruzione artificiosa di una polemica e siamo in presenza di una strategia dichiarata. Crede che la polemica sia positiva per il movimento. Naturalmente, sono profondamente in disaccordo con questo. L’ho detto e ridetto. 

Distanze – Visibilmente delusa, scrive Le Figaro, Marine Le Pen confida peraltro di aver “rinunciato all’idea” di cercare di comprendere le motivazioni di Jean-Marie Le Pen e lascia intendere che potrebbe esserci la volontà da parte del fondatore del partito di metterla in una posizione delicata, anche se lei dice di non comprenderne i motivi. “Siamo in profondo disaccordo. Ne ho preso atto e voglio credere che quelli che si uniscono a noi, quelli che votano per noi, abbiano capito”. Jean-Marie Le Pen invece, guidato dalla sua teoria del “dico quel che mi pare”, non “prende atto di nulla” e porta avanti una strategia personale basata sulla provocazione e i propositi-choc, aggiunge. “Si può dire ciò che si pensa ma il Front National ha una sua linea, impersonata dalla presidente. Le dichiarazioni di Jean-Marie Le Pen impegnano solo lui. È nella provocazione volontaria e cerca la polemica”. 

Sveglia Marine: torna in te finché sei in tempo!

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