sabato 20 Luglio 2024

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Trentatré anni fa iniziava l’era Mitterrand

10 maggio 1981: all’Eliseo viene eletto François Mitterrand, un radical de gauche divenuto da qualche tempo presidente del Parti Socialiste. E’ alla testa di un’edizione riveduta e corretta del Front Populaire, con ecologisti e soprattutto comunisti.
Mitterrand, che resterà all’Eliseo per quattordici anni, facendosi rieleggere a suffragio universale nel 1988, si rivelerà ben diverso da quel che tutti s’attendono.
Decorato a Vichy della Francisque, Mitterrand è un amico personale di Ernst Jünger, fa fiorire ogni anno la tomba del Maresciallo Pétain, riduce ai minimi termini il partito comunista, costituisce, con Kohl, il polo carolingio da cui s’inizia a balenare la nuova Europa e l’unità tedesca, supera le ostilità delle due guerre e fa sì che i soldati di ambo gli eserciti sfilino uniti durante le commemorazioni.
Sempre Mitterrand impone alle televisioni francesi di rispettare i diritti dei candidati; sarà così che, grazie all’Heure de verité, jean-Marie Le Pen sarà conosciuto dall’elettorato francese e diventerà un grande soggetto politico. Ancora Mitterrand rientegrerà in tutti gli onori i putschisti di Algeri.

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