Il 2 gennaio 1871, profittando di una crisi istituzionale dinastica e dell’influenza ottenuta dal Cialdini nelle guerre carliste nel campo cristino (parliamo dell’ufficiale piemontese che aveva bombardato ed espugnato Gaeta), Amedeo Ferdinando Maria di Savoia, noto anche coi soprannomi di el Rey Caballero (il re cavaliere) o el Electo (l’eletto), salì al trono a Madrid.
Questa fu la seconda importante influenza italiana nella nazione iberica, in quanto, anche se è poco noto, Carlo III di Borbone, che era stato reggente di Napoli come Don Carlos, una volta salito al trono aveva deciso che la bandiera spagnola portasse i colori giallorossi di Napoli. E da allora, circa tre secoli fa, è ancora così.
Il regno di Amedeo I in Spagna, durato poco più di due anni, fu marcato da una profonda instabilità politica. I sei gabinetti che si succedettero durante questo periodo non furono capaci di risolvere la crisi creatasi, aggravata inoltre dal conflitto indipendentista a Cuba, iniziato nel 1868, oltre ad una nuova Guerra carlista, iniziata nel 1872. La sua abdicazione ed il suo rientro in Italia nel 1873 portarono alla dichiarazione della Prima Repubblica spagnola, cui avrebbe fatto seguito la restaurazione, di taglio conservatore, di Alfonso XII.
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