venerdì 19 Luglio 2024

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Sono stati ritrovati in una delle tombe di Yanghai nel bacino di Tarim, nella regione cinese dello Xinjiang.  Secondo le prime analisi al radiocarbonio, questi pantaloni risalgono a circa 3200 anni fa, quando gli abitanti della zona indossavano soprattutto tuniche, toghe e vesti lunghe. A scoprirli è stato un gruppo di archeologi tra cui anche quelli del German Archaeological Institute di Berlino che ne ha diffuso le immagini. Un rinvenimento che avvalora la tesi secondo cui a inventare i pantaloni siano stati soprattutto pastori e guerrieri nomadi, che si spostavano a cavallo e che avevano bisogno di indumenti più comodi. Nella tomba in cui è stato trovato il reperto, infatti, c’erano anche briglie e armi tipiche dei guerrieri a cavallo. I pantaloni sono formati da tre pezzi di stoffa realizzati separatamente e poi cuciti insieme: le due gambe e la parte alta, più resistente e più larga per permettere di allargare comodamente le gambe. La scoperta fa parte del progetto “Silk Road Fashion” che dal 2013 ha rinvenuto nella regione dell’Asia centro-orientale venti set completi di abbigliamento e più di cento reperti singoli, tutti risalenti a circa 3000 anni fa e ben conservati grazie al clima arido della zona 

 

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